Museo Riccardo Barilla
Il Museo
Il Museo storico del Conservatorio è dedicato a Riccardo Barilla, fondatore della nota industria alimentare, omonima, per volere del suo mecenate, Pietro Barilla che fece donazione al Conservatorio delle risorse economiche necessarie per la ristrutturazione di una piccola parte dei sottotetti dell’edificio del Conservatorio e l’allestimento del Museo storico, che fu quindi ideato dal presidente del Conservatorio ing. Giorgio Paini e realizzato in collaborazione con il dott. Gaspare Nello Vetro, adattando gli spazi recuperati alle esigenze del patrimonio da esporre (e non viceversa), motivo per cui il piccolo allestimento riscuote un grande successo da parte dei visitatori di ogni età.
Il Museo storico “Riccardo Barilla” ospita la ricostruzione degli studi personali di Arrigo Boito e di Arturo Toscanini , nonché una sala intestata a Mario Zanfi dedicata all’omonimo concorso pianistico quadriennale: la Sala Zanfi .
Istituito formalmente dall’art.15 dello Statuto del Conservatorio (2004), che ne orienta l’attività e le responsabilità di gestione, è censito da:
- Anagrafe delle Biblioteche Italiane come Mediateca e museo del Conservatorio Arrigo Boito con sigla PR00158;
- Répertoire International des sources musicales (RISM) con sigla I-PAmc.
Partecipa al Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) operando principalmente nel polo del Sistema Bibliotecario Parmense (SBP) e collaborando a diversi progetti dell’ICCU, tra cui il Censimento nazionale delle edizioni italiane del XVI secolo-Edit 16-
In SBN e nell’Anagrafe delle biblioteche è reperibile con la sigla PR00158.
All’incirca dall’anno 2000 la sala Zanfi è utilizzata anche come spazio polivalente che ospita
- attività didattiche e di ricerca con studenti e docenti, interni e esterni, dall’AA. 2017/18 anche concordando progetti di Alternanza Scuola Lavoro;
- per accogliere gli studiosi boitiani, toscaniniani e quanti sono interessati alla storia della didattica ottocentesca e novecentesca della musica a Parma;
- per accogliere ricercatori esterni di ogni ambito scientifico e tecnologico che coinvolga la musica anche al fine di cooperare per incrementare le attività di ricerca del Museo;
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per incentivare il turismo culturale musicale delle Terre Verdiane attraverso l’accoglienza del turismo scolastico, del turismo correlato alla formazione permanente e del turismo internazionale musicale (gruppi max 20 persone).
L’attuale allestimento del Museo storico del Conservatorio – dedicato a Riccardo Barilla e realizzato grazie al sostegno della famiglia nel 1984 su progetto dell’ing. Luigi Caffarra – comprende:
Lo studio di Arturo Toscanini (1867-1957), allievo interno del Conservatorio diplomatosi in violoncello e composizione nel 1885. Lo studio, provieniente dall’abitazione del maestro Toscanini in via Durini a Milano, contiene una biblioteca (un migliaio di volumi di letteratura e saggistica e alcune musiche ricevute in dono da musicisti amici), il pianoforte Steinway a mezza coda dono di Vladimir Horowitz, diversi oggetti d’arte tra cui due ritratti di Vittore Grubicy, sculture bronzee di Pavel Trubeckoj, un ritratto di Leonardo Bistolfi, alcune fotografie. Lo studio fu donato al Conservatorio dagli eredi di Toscanini nel 1976 in occasione del 150° anniversario della fondazione della scuola di musica pubblica a Parma. La biblioteca musicale del maestro, donata alla New York Library, è qui consultabile attraverso un inventario gentilmente concesso dalla biblioteca.
Il catalogo della biblioteca italiana conservata nello Studio Toscanini è costituito da 845 testi, reperibili nel portale del Sistema Bibliotecario Parmense. Il catalogo completo della biblioteca si individua seguendo queste istruzioni:
riempi il campo Seleziona la tua biblioteca con il valore Mediateca Museo e Archivio del Conservatorio che trovi nel menù a tendina tra le Biblioteche scolastiche;
- seleziona ricerca avanzata che trovi subito sotto il campo contenente il valore Fai la tua ricerca automaticamente compare una schermata di ricerca più estesa;
- nel primo campo di ricerca sostituisci il valore Libera con Collocazione, che trovi come penultima indicazione nel suo menù a tendina;
- inerisci nel terzo campo della stessa riga, che trovi vuoto, il valore TOSC;
- la risposta del sistema va poi ordinata secondo le proprie esigenze per Autore o per Titolo o per Anno di pubblicazione (il risultato appare in ordine cronologico inverso o per Rilevanza, cioè il testo fino a quel momento più cercato da tutti gli utenti del SBP.
Lo studio di Arrigo Boito (1842-1918), direttore onorario del Conservatorio negli anni 1890-1891. Lo sudio, donato dagli eredi nel 1984, testimonia la vastità degli interessi letterari e musicali di Boito comprendendo una biblioteca di autori classici (latini, inglesi, francesi, italiani) in cui sono presenti anche alcuni volumi di musica (Palestrina, Benedetto Marcello, Beethoven), alcuni taccuini autografi, un pianoforte verticale e alcune riproduzioni d’arte. Notevoli sono le testimonianze relative all’attività di Boito come librettista – soprattutto per Falstaff e Otello di Giuseppe Verdi (edizioni shakespeariane annotate, taccuini autografi) – e come compositore del Nerone (cartelle di abbozzi, fonti letterarie, una lira-chitarra, una maschera di Nerone, documentazione sulla prima esecuzione postuma diretta da Toscanini (Milano, Teatro alla Scala, 1924).
La collezione di strumenti musicali – non vasta ma caratteristica – comprende strumenti donati da musicisti e strumenti acquistati dall’istituto ad uso degli allievi. Si segnalano quattro strumenti antichi dono del conte Stefano Sanvitale, un fortepiano Erard (1804), alcuni strumenti a fiato, un contrabbasso Maggini, un contrabbasso settecentesco di scuola veneziana e un’arpa cromatica. In Sala Merulo si conserva l’organo cinquecentesco di Claudio Merulo.
La quadreria è composta prevalentemente di ritratti a olio provenienti da diverse donazioni o acquisite dal Conservatorio a fine didattico. La raccolta di stampe e disegni comprende anch'essa prevalentemente ritratti di musicisti. I busti in marmo dei ritratti di musicisti sono dislocati nei cortili del Conservatorio (Arturo Toscanini, Giovanni Rossi, Italo Campanini, Giovanni Bottesini, Giuseppe Verdi).
L’archivio fotografico. Il fondo riunisce le fotografie provenienti da diversi doni: Campanini, Sanvitale, Usiglio, Boito, Toscanini. La raccolta include una serie di ritratti degli allievi del Conservatorio pervenuti tramite Giusto Dacci, direttore della Regia scuola di musica (1875-1888).
"Ritratti dalla Regia Scuola di Musica" è una galleria virtuale composta dalle immagini degli oggetti conservati in diverse raccolte (quadreria, archivio fotografico, ritratti nello Studio Boito e nello Studio Toscanini, fondo Campanini-Tetrazzini), ideata dal docente di Metodologia della ricerca musicale in rete, quale oggetto di studio per gli studenti del Master annuale di primo livello Addetto al settore educational presso enti musicali .
Le altre donazioni. La sezione riunisce la parte non libraria dei doni ricevuti dal Conservatorio e include i costumi di scena, le medaglie, i quadri, i diplomi, le raccolte di recensioni (scrapbooks) provenienti da donazioni varie (Campanini, Sacconi, Franzoni e altri). Si conservano inoltre i punzoni per incidere musica degli editori Tovagliari.
Apertura
Temporaneamente sospesa
Servizi
Temporaneamente sospesi
Contatti
Responsabile del servizio: Massimo Favento
e-mail: info.museo@conservatorio.pr.it