L'organo di Claudio Merulo

Claudio Merulo è stato un protagonista della musica del Cinquecento, compositore e organista di prima grandezza. Nato a Correggio nella famiglia Merlotti nel 1533, latinizza in seguito il suo cognome in Merulo. Per quasi trent'anni è organista nella Basilica di San Marco insieme ad Annibale Padovano: i due organi posti alle estremità del transetto venivamo impiegati nell'esecuzione di musiche 'a cori spezzati'. A Venezia si propone anche come stampatore di musica, sfornando numerose raccolte di madrigali e di musica strumentale. Si occupò anche d'arte organaria: fece aggiungere una file di flauti all'organo di San Marco e rimaneggiare l'organo Antegnati della Steccata a Parma. Costruì per sé l'organo portativo conservato in Auditorium. Giunge a Parma nel 1586 entrando al servizio di Ranuccio Farnese e vi rimarrà fino alla morte, avvenuta nel 1604: è organista prima in Cattedrale, poi nella Chiesa ducale della Steccata. Fra le sue raccolte di musica strumentale spiccano i due libri di Toccate, caratterizzate dall'alternanza di passaggi improvvisativi e severi contrappunti, i Ricercari e le Canzoni.
Uno dei gioielli delle collezioni del Conservatorio è l’organo la cui costruzione è stata sempre attribuita dalla tradizione a Claudio Merulo. Questi lo tenne nella sua abitazione di Parma, poi donata nel 1617 come Oratorio di San Claudio alla Confraternita della Morte. Ai primi del Novecento, lo strumento fu acquistato dal Conservatorio di Parma, venne poi restaurato nel 1964-65 e recentemente è stato sottoposto a un intervento di manutenzione straordinaria. L’organo di Merulo rappresenta il pezzo di maggior valore storico-artistico della collezione: nel panorama degli organi antichi della provincia di Parma, è uno degli strumenti di più antica fattura. Attualmente si trova nell'Auditorium del Carmine.