I 150 anni di Jean Sibelius – Conferenza e concerto – 21/22-10-2015
I 150 anni di Jean Sibelius
Conferenza e concerto
Mercoledì 21 e giovedì 22 ottobre, ore 20.30
Auditorium del Carmine
Ingresso libero
(Scarica il programma in pdf: Sibelius)
Programma:
Mercoledì 21 ottobre 2015, ore 20.30
INCONTRO CON JEAN SIBELIUS - Conferenza
Satu Jalas: Il mio nonno Jean Sibelius e i colori della sua musica
Michele Ballarini: Jean Sibelius nel mondo
Giovedì 22 ottobre 2015, ore 20.30
OMAGGIO A JEAN SIBELIUS - Concerto
Jean Sibelius (1865 – 1957)
Romanza in Re bemolle maggiore op. 24
Giampaolo Nuti, pianoforte
Sippan op. 88, n. 4
Im Feld ein Mädchen singt op. 50, n. 3
Våren flyktar hastigt op. 13, n. 4
Hundra vägar op. 72, n. 6
Morgonen op. 90, n. 3
Flickan kom ifrån sin älsklings möte op. 37, n. 5
Soprano: Francesca Ziveri
Pianoforte: Massimo Giudetti
Suite caracteristique op. 100
Violini: Luigi Mazza, Alberta Stefani
Viola: Marco Toscani
Violoncello: Enrico Contini
Arpa: Gilda Gianolio
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Dal Quintetto in sol minore per pianoforte e archi (1889):
II. Andante; III. Scherzo; IV. Intermezzo
Pianoforte: Roberto Guglielmo
Violini: Luigi Mazza, Alberta Stefani
Viola: Marco Toscani
Violoncello: Enrico Contini
Humoresque in mi bemolle maggiore op. 89, n. 3
Violino: Cristina Cazac
Pianoforte: Roberto Guglielmo
Romanza in fa maggiore op. 78, n.2
Religioso in sol minore op. 78, n.3
Violoncello: Michele Ballarini
Pianoforte: Giampaolo Nuti
Tanz Idylle op. 79, n. 5
Humoresque op. 87, n. 1
Violino: Satu Jalas
Pianoforte: Roberto Guglielmo
Valse Triste op. 44
Pianoforte: Giampaolo Nuti
Sono infinite le vie che il messaggio di un grande artista può percorrere per arrivare alla nostra sensibilità e al no- stro mondo interiore; nel caso della musica è l’ascolto che costituisce un mezzo imprescindibile per ricevere, attra- verso un viaggio temporale tra tensioni e distensioni emo- tive, quello che altrimenti rimarrebbe un segno scritto su di un foglio di carta, muto e immobile rispetto al fluire dell’esistenza. Questo omaggio al grande musicista finlan- dese vorrebbe perciò essere proposto come un tentativo di suggerire stimoli e suscitare più interesse per iniziare o approfondire la scoperta di un mondo che nel nostro pa- ese è ancora ben lungi dall’essere conosciuto e che deve la sua esistenza presso il pubblico nostrano a pochi lavori di indubbia bellezza ma insufficienti a delineare in modo esauriente e completo la complessa figura di questo im- portantissimo autore. Accanto all’ascolto di un program- ma dedicato alla produzione cameristica e vocale, mon- do più appartato rispetto ai grandi affreschi sinfonici ma non per questo di minore bellezza, si affiancherà la viva testimonianza di Satu Jalas, nipote del compositore, la cui esperienza artistica e umana affonda le proprie radici in un rapporto molto stretto con gli ultimi anni di vita del musicista, punto di osservazione privilegiatissimo oltre che base unica per delinearne con chiarezza e sincerità la figura. A questa visione “dall’interno” seguirà poi un’a- nalisi “esterna” che illustrerà, attraverso una prospettiva storica basata sulle incisioni dei più importanti interpre- ti soprattutto dell’ambito sinfonico, la varietà e l’ampiezza della produzione sibeliana e il multiforme apporto da essi tramandato attraverso più di ottant’anni di registrazioni discografiche.
Michele Ballarini
Il più noto compositore della Finlandia, Jean Sibelius(1865-1957), ha destato curiosità ed interesse nel mondo musicale internazionale per il suo stile personale, non legato ad un’epoca precisa. Per riflettere in quale misura l’atmosfera del suo paese nativo abbia influito sul suo modo di comporre è opportuno dare un piccolo sguardo alla storia della patria di questo autore. La Finlandia è situata nell’estremo nord dell’Europa, vasto territorio dove il popolo finlandese era arrivato nel periodo delle grandi emigrazioni dalla parte sud-est della regione del Volga, non lontano dai monti Urali; quando gli unni invasero il loro territorio d’origine, i popoli ugro-finnici furono costretti a spostarsi: gli ungheresi verso ovest, i lettoni, lituani, estoni e finnici più a nord verso il mar baltico. Nel nuovo territorio lo sviluppo storico–culturale del popolo finlandese fu strettamente legato a quello della Svezia, nazione che a partire delle crociate dell’anno 1152 portò il cristianesimo e l’istruzione scolastica a questo popolo che aveva assunto una condizione di vita stanziale dopo tanti anni di nomadismo. Di conseguenza la lingua svedese diventò la lingua ufficiale insegnata anche nelle scuole per tutti i settecento anni nei quali durò il dominio della Svezia. Anche Sibelius parlava svedese come lingua madre, come tutte le persone che appartenevano a quelle famiglie che potevano permettere ai loro figli gli studi superiori . La prima grammatica scritta in finlandese risale all’epoca della riforma protestante, quando la Bibbia venne tradotta in finnico, e l’unica istruzione al popolo di lingua finlandese veniva impartita nelle scuole primarie dei villaggi. Di conseguenza la gente del popolo ha conservato la sua lingua d’origine per secoli e fino ai nostri giorni, dando una ricchezza d’espressione molto significativa e caratteristica a questa nazione che basa oggi tutta la sua cultura su di essa, riuscendo così a tramandarci una parte importantissima della sua letteratura e dei suoi documenti storici. Nel 1809 la Finlandia fu sottomessa dall’impero russo. E’ in questo periodo che iniziò un grande risveglio culturale che si diffuse e sviluppò nella lingua originale del paese, e durante il quale nacquero le prime scuole superiori in lingua finnica. La famiglia di Sibelius visse nella cittadina di Hämeenlinna, dove il padre che purtroppo morì prematuramente era medico, e così Jean Sibelius ebbe l’opportunità di frequentare il primo liceo in lingua finnica istituito nel paese. Un grande tesoro per la ricchezza della lingua venne alla luce quando nel 1835 il ricercatore Elias Lönnroth raccolse le poesie e le canzoni popolari in una singola trama che diventò l’ Epopea nazionale finnica chiamata Kalevala. Gli argomenti del Kalevala sono stati una preziosa fonte d’ispirazione per gli artisti: scrittori, pittori e musicisti hanno creato numerosi capolavori che si riferiscono alle poesie antiche espresse dall’ anima di questo popolo. Così anche Sibelius ha scritto una grande parte dei suoi poemi sinfonici ispirati a vari episodi del Kalevala. Sibelius era nato nel 1865 e morì nel 1957, periodo durante il quale accaddero i più significativi avvenimenti della storia finlandese. Il fervore nazionalistico stimolò l’arte ad arrivare al suo periodo più fruttuoso fino ad allora. Gli artisti si riunivano per discutere insieme sui valori della propria nazione e della vita in generale, riportando con le loro opere un grande contributo alla cultura finlandese. Questa era la più grande forza della Finlandia, paese che riuscì a partecipare all’Esposizione Universale di Parigi del 1900 con un proprio padiglione di grande interesse come unica nazione non ancora indipendente. Il mettere in rilievo la propria cultura è stata quindi l’arma vincente di questo paese di grandi dimensioni ma con allora solo tre milioni di abitanti e con una elite culturale abbastanza limitata; con una forza di incredibile slancio nazionalistico negli anni della prima guerra mondiale i finlandesi riuscirono nella difficilissima impresa di far nascere un nuovo paese europeo, condizione questa che venne finalmente raggiunta nel 1917. Jean Sibelius viveva in questo ambiente, ed è il primo compositore finlandese che abbia raggiunto fama internazionale. Le sue sette sinfonie, i poemi sinfonici ed il concerto per violino ed orchestra vengono continuamente eseguiti e registrati dai solisti e dalle orchestre di tutto il mondo ma oltre a queste composizioni egli ha scritto numerosi brani per il teatro, per coro e per piccola orchestra. Meno noto è invece il vasto repertorio dedicato alla musica da camera. Sibelius si ispirò molto alla natura. La ricerca del suono, spesso di tendenza onomatopeica, risalta dalle sue accurate scelte degli strumenti e per le loro specifiche caratteristiche timbriche, soprattutto nelle composizioni orchestrali dove troviamo brani dedicati in modo particolare a ogni tipo di strumento. Sempre cercando i timbri della sua palette compositiva, nella musica da camera egli ha scritto centinaia di affascinanti brani per canto, pezzi per violino o violoncello con accompagnamento pianistico e per pianoforte solo, o per piccoli gruppi. Questo repertorio è più raramente incluso nei programmi concertistici di altri paesi, nonostante sia costituito da brani estremamente interessanti; bisogna anche considerare il fatto che tramite essi Sibelius cercava nuovo materiale per le sue sinfonie successive. Sibelius si dedicò in modo particolarmente produttivo alle piccole composizioni verso la fine dell’800 e specialmente tra la seriosa IV sinfonia (1908) e la luminosa V sinfonia (1915), negli anni precedenti alla prima guerra mondiale e all’ indipendenza della Finlandia (1917); I brani che eseguiremo nel nostro programma sono stati scelti da ciò che egli scrisse in questo periodo.
Satu Jalas
Satu Jalas, residente da tempo in Italia, è stata dal 1976 al 2007 docente di violino presso il Conservatorio A.Boito di Parma. Nata a Helsinki, ha iniziato gli studi all’Accademia Sibelius della sua città natale diplomandosi successivamente al Conservatorio Santa Cecilia di Roma. In seguito si è trasferita in Belgio e si è perfezionata con il M° Arthur Grumiaux. E’ vicepresidente della sezione italiana dell’Associazione Europea degli Insegnanti d’Arco ESTA. La sua attività concertistica come solista, così come in gruppi cameristici e orchestrali si estende nei vari paesi europei e negli Stati Uniti. E’ nipote del compositore Jean Sibelius e suona il suo violino modello Stainer del ‘700, donatole da suo nonno. Su di lui ha effettuato registrazioni e tenuto numerose conferenze abbinate a concerti, ultimamente in varie città italiane,in Finlandia, Danimarca, Inghilterra, Repubblica Ceca e Russia.
Michele Ballarini, violoncellista e ricercatore, alterna da più di trent’anni le attività di esecutore in complessi cameristici e sinfonici e lo studio, l’analisi e l’approfondimento della storia del repertorio musicale attraverso le incisioni discografiche. E’docente del suo strumento presso il Conservatorio A.Boito nonché del corso di Storia e Analisi della Fonografia presso il Biennio Specialistico dello stesso istituto.